Siccità: la nuova piaga degli ultimi anni. Purtroppo questo è diventato un problema da non sottovalutare, soprattutto nel nord Italia. Pericoloso per il nostro paese e anche per la gestione del verde e dei tappeti erbosi. Anche il tappeto erboso più resistente alla siccità ha comunque bisogno di una certa quantità di acqua per sopravvivere (soprattutto nei mesi più caldi) perché si tratta di una pianta “vivente” e, si sa, senza acqua non c’è vita…
Se dovesse continuare a non piovere entreranno inevitabilmente in azione i divieti di irrigazione. Ecco una raccolta di consigli ed accorgimenti per far sì che il nostro tappeto erboso riesca a resistere il più possibile senza irrigazione in attesa delle tanto desiderate piogge.
1 – In semina utilizzare miscele con varietà resistenti alla siccità
Se si parla di microterme, per esempio consigliamo di utilizzare il nostro Blue Country Original MYCO che all’interno ha varietà Americane d’èlite con massimi rating del National Turfgrass Evaluation Program (NTEP) come le Festuche arundinacee Rhambler srp e Rhambler 2 srp (ma anche la 4th Millennium nella versione Gold) e poi la Poa pratensis Bedazzled (certificata TWCA – Turfgrass water conservation alliance). Sono tutte varietà resistenti alla siccità, agli stress ambientali e alle malattie. Ma anche il Blue Club (dalla tessitura fine), Il Blue Shadow (per la semina in zone d’ombra). Alcune delle varietà si possono trovare anche nella nuova linea Premium (sempre top di gamma) come nel Premium Country MYCO o Premium Riviera. Tutte queste miscele necessitano comunque di acqua per sopravvivere, ma resistono più a lungo a momenti di mancanza di irrigazione rispetto ad altre proprio per la loro genetica con una velocità di recupero superiore.
Se parliamo di macroterme, la Cynodon Dactilon (Blue Marvel) è la varietà più rustica in assoluto, ha una resistenza maggiore, ma attenzione che, durante l’inverno, soprattutto nei climi più freddi, il prato entra in dormienza (diventa di colore giallo) e arresta la sua crescita fino al sopraggiungere della primavera quando riprenderà a crescere e riacquisterà tutto il suo splendore, verde e vigoroso.
2 – Utilizzare agenti umettanti e surfattanti per ottimizzare la gestione dell’acqua
Sicuramente trattare il terreno del tappeto erboso con specifici agenti umettanti è un altro accorgimento utile in previsione di divieti di irrigazione. Attraverso la massima qualità e specificità dei prodotti Aquatrols (esclusivi Tempoverde) si possono prevenire le zone idrofobiche ed assicurare una omogenea ed uniforme penetrazione e diffusione dell’acqua e soluti in tutti i tipi di terreni. In questo modo anche irrigando meno non si avranno sprechi di acqua e la stessa sarà assorbita uniformemente in tutta la superficie rimanendo più a lungo a livello radicale.
3 – Giuste pratiche agronomiche per radici più forti
Se si lavora bene durante tutto l’anno allora il nostro tappeto erboso arriverà forte e “allenato” per poter superare meglio periodi di stress. Uno dei modi per renderlo più forte è aumentare l’approfondimento radicale per far sì che le radici possano attingere ad una maggiore riserva idrica. Utilizzare quindi a fine autunno dei concimi con alti livelli di Potassio come Doctor K 14.0.24 o Principia 12.0.30 della linea TurFeed Pro.
Oppure utilizzare Quality 10.0.14, Long time 14.0.20, Energy 14.0.36 della linea NatureLab.
Ricordarsi di arieggiare il terreno (guarda il video) per eliminare il feltro e fare delle bucature per dare aria e far crescere meglio l’apparato radicale. Per far sì che l’acqua arrivi al meglio all’apparato radicale dobbiamo ricordarci che durante l’anno è bene eseguire irrigazioni profonde ma infrequenti in maniera costante.
4 – Migliorare il top-soil con sostanza organica nobile
Durante la pratica di arieggiatura e bucatura (oppure in fase di costruzione del tappeto erboso) è bene apportare sostanza organica nobile, zeolite e leonardite per mantenere il giusto ambiente naturale nel suolo. Per esempio utilizzando i nostri Clino Turf (a base di zeolite clinoptilolite) oppure Leo-Zeo Turf (a base di Zeolite e Leonardite – guarda il video -). Questi elementi si sono formati nell’epoca preistorica dall’eruzione di vulcani e decomposizione di animali e piante trasformandosi in humus/acido umico considerate come alcune delle migliori e chimicamente attive sostanze stimolanti e ammendanti del suolo disponibili nel mondo. Questi elementi aiutano a mantenere il giusto ambiente naturale nel suolo aumentando l’attività microbica nel terreno e dandogli maggiore vitalità, aiutandolo a far fronte agli stress come il troppo calore. Non solo, miglioreranno anche al capacità di scambio cationico ovvero la ritenzione dei nutrienti nel terreno ed è particolarmente efficace nel trattenere l’umidità in condizioni di siccità.
5 – Utilizzare le alghe come biostimolanti
L’utilizzo delle alghe brune (ascophyllum nodosum) presenti per esempio in in TurFeed Pro Seaforce può aiutare notevolmente il tappeto erboso. In situazione di stress idrico, per esempio, oltre a migliorare la regolazione stomatica, diminuendo le perdite d’acqua, aumenta anche la capacità di assorbimento andando a stimolare la biomassa radicale.
6 – Concimazione specifica ed equilibrata
Utilizzare sempre concimi specifici per tappeti erbosi come quelli delle nostre linee TurFeed Pro e Nature Lab (a lenta cessione o cessione controllata, organo minerali etc..). Eseguire le concimazioni adeguate in base al periodo dell’anno per mantenere il giusto equilibrio nutrizionale. Evitare assolutamente l’utilizzo di concimi generici o agricoli a pronto effetto in tarda primavera. In questo modo si eviteranno picchi di crescita e formazione di troppi nuovi germogli che richiederebbero un eccessivo apporto di acqua.
7 – Regolare il taglio
Nei periodi di forte siccità e calore è consigliato alzare le altezze di taglio ad 8/9 centimetri in modo da mantenere il terreno umido e non stressare la pianta in un momento già difficile a causa del calore e mancanza di acqua. Ricordatevi di non tagliare troppo spesso ed affilare bene le lame per non causare ulteriori stress. Inoltre anche calpestare il prato (soprattutto nelle ore più calde) è una fonte di stress, evitate di farlo.
Se avete seguito e seguirete tutti questi consigli il vostro tappeto erboso dovrebbe riuscire a superare il periodi di siccità senza troppi danni, noi, intanto, facciamo la danza della pioggia!