Il “generale inverno” ha vinto molte battaglie. Se ci prepariamo per bene però, la sua armata non riuscirà a sconfiggere il nostro bel tappeto erboso.
Nei periodi invernali infatti il tappeto erboso può andare incontro a diverse situazioni di stress. Nel centro – nord Italia gli abbassamenti termici repentini e le gelate autunno – invernali possono causare rotture dei tessuti fogliari, disidratazione e, nel caso di prati calpestati, perdita di copertura del suolo.
Al sud Italia, l’alternanza tra temperature miti e più fredde può interrompere la dormienza del tappeto con conseguente richiesta d’acqua e nutrienti in un momento in cui non sono disponibili.
Il ghiaccio
La presenza di ghiaccio persistente danneggia irrimediabilmente il tappeto erboso, impedendo gli scambi d’acqua e gas con l’atmosfera e causando crepacciatura del suolo con conseguente rottura degli apparati radicali. Questa situazione non è ideale e crea problematiche al tappeto erboso. La presenza di strati sottili di neve ghiacciata può favorire lo sviluppo di alcuni funghi patogeni, in particolare; Typhula spp. e Microdochium nivale..
I funghi patogeni
I danni causati dallo sviluppo di questi miceti saranno evidenti in primavera e/o allo scioglimento del manto nevoso, quando si evidenzieranno macchie circolari di colore grigio-rosa con margine rossastro di diverso diametro (da 1-2 fino a 5 cm per Typhula) o più estese (per Microdochium nivale). Questi funghi causano evidenti danni estetici con perdita delle piante colpite e formazione di aree necrotizzate che il prato fatica a colmare.
I roditori invernali
Durante l’inverno si può assistere anche a danni causati da roditori (topi, arvicole) e da talpe, che scavano gallerie superficiali e cumuli di terra in prossimità dei fori di uscita. Tali danni possono essere anche consistenti e dovranno essere recuperati non appena sarà possibile utilizzare le attrezzature manutentive.
Le “armi speciali” per difendere il prato dall’inverno
Potassio per difendere il prato dall’inverno
Fare una o due fertilizzazioni granulari autunnali con concimi ad alto titolo in Potassio (K). Ideale per la sua equilibrata composizione Principia 12.0.30 alla dose di 30 g/mq. Irrobustisce le lamine fogliari e favorisce l’approfondimento radicale.
Favorire lo sviluppo della microflora utile nel suolo
Applicando inoculi antagonisti di funghi patogeni. Distribuire l’attivatore liquido MicoStep, 25 g/100 mq di in miscela con Biocarb (concime organico liquido).
Non calpestare il prato gelato
Evitare di calpestare il prato gelato, rischiereste di spezzare le foglie facendo perdere elasticità alla pianta. Non rimuovere invece la neve dal prato perché lo isola dal freddo e dai venti secchi. Copiose nevicate con spessore del manto superiore o uguale a 20/30 cm, creano una coltre con funzione termoregolatrice che impedisce la formazione di ghiaccio. Lo strato nevoso permette inoltre un adeguato scambio d’aria che garantisce condizioni di vita ottimali alle piante.
Evitare ristagni idrici per difendere il prato dall’inverno
Un’applicazione in autunno inoltrato di agenti umettanti come Dispatch Sprayable contribuisce a garantire l’infiltrazione dell’acqua in caso di forti piogge e pertanto a migliorare i livelli di umidità del suolo prima dell’inverno. Nel caso di suoli compatti e/o prati molto calpestati fare una bucatura autunnale.