Irrigazione

Quando irrigare il tappeto erboso in estate

quando irrigare in estate

Quando irrigare? Come regola generale il tappeto erboso dovrebbe essere irrigato sempre il mattino presto. Durante i periodi più caldi, questa regola diventa di fondamentale importanza per la salute ed il benessere del tappeto erboso. Tra i mesi di giugno e settembre, dovrebbe essere il più possibile rispettata.

LA CORRELAZIONE TRA PATOLOGIE E IRRIGAZIONE

Esiste un rapporto ormai certo tra l’irrigazione e lo sviluppo delle più diffuse malattie fungine del tappeto erboso. Considerando che le malattie più aggressive compaiono in estate sfruttando condizioni ambientali a loro favorevoli e che i tappeti erbosi sono fortemente stressati dalle alte temperature. Proprio in estate occorre porre massima attenzione alla gestione dell’irrigazione in termini non solo di quantità e frequenza ma anche di orario di intervento.

Se si considera che il tessuto dei funghi è costituito in gran parte dall’acqua e che la loro moltiplicazione e sviluppo è condizionata fortemente dalla sua presenza, si deduce quanto l’acqua possa condizionare la biologia e l’epidemiologia del fungo patogeno e in particolare la presenza delle gocce d’acqua presenti sulle lamine fogliari.

Ecco perché va sempre evitata l’irrigazione nelle ore serali dove l’acqua rimarrebbe per tutta la notte sulle foglie. Irrigando alle prime ore del mattino invece, a parità di millimetri d’acqua distribuiti, si otterrà un’ottima irrigazione al prato evitando però una bagnatura persistente delle foglie.

Infatti il sole sorgendo asciuga velocemente i tessuti fogliari riducendo all’origine il potenziale infettivo dei funghi presenti. Inoltre, bagnando il tappeto erboso una o due ore dopo l’alba, si dilaverà la rugiada notturna pulendo il prato da spore o miceli fungini che risiedono proprio nell’acqua di condensa che si è creata nella notte.

“IRRIGARE” CON LA TECNICA SYRINGING

Spesso in estate si utilizza la pratica del syringing, che non si deve intendere come un intervento di irrigazione, ma bensì come una tecnica che si basa su apporti minimi e frequenti di acqua. Questo per rinfrescare temporaneamente i tessuti del prato. L’effetto è nella pratica un abbassamento fino a 3-4 °C. Per questo risulta fondamentale intervenire più volte al giorno a partire dalle ore 12 in poi.