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La semina del prato: come farla al meglio

La semina del prato: come farla

La semina: si tratta di un’operazione apparentemente semplice, ma non banale. Occorre intanto pensare che tutto il lavoro eseguito sino ad ora (irrigazione, preparazione del terreno, ecc.) trova il suo significato e il suo completamento proprio nella semina. Questa, se fatta in fretta o senza criterio, può compromettere tutto il resto del lavoro.

I miscugli Tempoverde sono bilanciati in modo da ottenere il miglior risultato a un determinato dosaggio. La quantità necessaria deve essere tale da garantire un sufficiente numero di plantule per unità di superficie e una composizione botanica corretta per specie vegetale.

Rispettare i dosaggi di semina

La dose indicata per ogni miscuglio rende il medesimo competitivo verso i semi delle malerbe. Inoltre evita il sovraffollamento di piantine con conseguente perdita di vigore e resistenza alle malattie. In buona sostanza la “dose di semina” deve essere compresa entro una forchetta di valori di riferimento. È dannoso seminare a dosaggi troppo bassi ma è altrettanto controproducente esagerare.

Il dosaggio corretto è indicato sulla scheda tecnica di ciascun miscuglio e prende in considerazione situazioni diverse di impiego. Altro aspetto: non è raro scoprire che una miscela con costo per kg elevato si riveli più economica nel costo di semina per m2 di un’altra apparentemente più economica. È necessario quindi misurare l’area da inerbire e calcolare quindi il seme necessario.

Tecniche di semina

Le semine sono effettuate con seminatrici a caduta o spanditrici tipo i nostri carrelli. Per non sbagliare conviene dividere la quantità di seme in due parti uguali. Procedere poi alla semina della prima metà percorrendo l’area in una direzione, l’altra metà del materiale sarà opportuno seminarla in senso perpendicolare. Questo garantisce una copertura uniforme della superficie. Un’ulteriore tecnica di semina è l’idrosemina adatta a superfici difficili o molto estese e dove sia necessaria una forte protezione del letto di semina.

Ove si ricorra a una semina manuale questa va eseguita spandendo il seme in modo uniforme, avanzando in modo regolare. Stando inoltre attenti alla posizione. Le impronte lasciate sul terreno per esempio diventano un buon riferimento. Occorre evitare ovviamente giornate ventose. Il vento sposterebbe il seme durante la sua caduta rendendo non uniforme il risultato.

Concimazione starter

Terminata la semina, con gli stessi criteri seguiti per la distribuzione, occorre effettuare la concimazione “starter” con un concime apposito, ricco in fosforo ed a lenta cessione. Questo concorrerà a uniformare il risultato in termini di rapidità di germinazione, crescita e sviluppo del nuovo prato. La dose è di circa 30-35g/mq (3-3,5kg/100mq).

Al termine della concimazione si effettua la rastrellatura leggera (occorre solo “sporcare” il seme col terreno, non è necessario sotterrarlo, anzi diventa dannoso!). Si procederà poi con la rullatura con un rullo leggero. Per superfici particolarmente piccole può essere facile “battere” leggermente il letto di semina col piatto del badile o della pala.

A questo punto si può iniziare ad innaffiare la semina.

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